25 gennaio 2012

Faces in Perù

Ancora un Post sul lontano e affascinante Perù.

Sono ritratti di persone che hanno contribuito a rendere più leggero il lavoro fotografico legato alla cultura MOCHICA, hanno capito le mie esigenze per raccontare parte del loro incredibile passato storico-archeologico... facendo si che tutto andasse liscio....GRAZIE!!

JAIME SANTIAGO, fabbricante di mattoni

MANUEL OLIVOS, tecnico in conservazione

FAUSTINO ARCAS, tecnico in conservazione

CECILIA FLORES, aiutante di campo e guardiana

MARIA IMANGARCIA, guida e aiutante di campo

JOSÉ DELGADO, restauratore

IGNACIO ALVA (NACHO), archeologo El Ventarron

WALTER ALVA, archeologo, scopritore della Tomba di Sipan (1987) 
CARLO WESTER LA TORRE, archeologo

LORENA FERNANDEZ, la 'Señora de CAO'

UGO RIOS, archeologo

FELIX CRUSADO, operaio

EMERSON CARRERA, assistente archeologo

GERARDO GALLARETA, operaio

ANTONIO AVILA, assistente restauratore

JUAN LOPEZ, disegnatore

PEDRO AZABACHE, pittore

PATXI JULIO LOPEZ, guaritore e sciamano


23 gennaio 2012

Un Guaritore per la Purificazione Mochica

Lo sciamano Patxi Julio Lopez presso la pozza di purificazione a Magdalena di Cao, Perù

Tra i differenti rituali che prendevano atto all'interno della società Mochica, ce n'era uno al quale ho potuto, a distanza di secoli, partecipare.

Lo sciamano Patxi Julio Lopez, un giovane ragazzo della comunità locale di Cao mi condusse a vedere il rito che doveva praticare a una signora locale e al quale dopo ho potuto partecipare...
L'archeologo Regulo Franco, responsabile degli scavi a El Brujo, spiegava le grandi difficoltà e la gioia per aver incontrato, a distanza di secoli, un pozzo originale di epoca Mochica. Si!! Originale dell'epoca.

Pozzo originale di epoca Mochica, usato per rituali di Purificazione

Il Guaritore Patxi Julio Lopez pratica il rito con una signora della comunità locale

A una profondità di circa 6 metri, una pozza d'acqua gelida, alcuni scaloni, oggetti d'uso, quali pietre, bastoni, fumo e candele per il rito. In tutto questo mi calai completamente nudo!

Il rituale di purificazione consiste, attraverso alcuni processi,  nell'individuare eventuali blocchi energetici e poter purificare cosi il corpo e lo spirito. Veniva utilizzato soprattutto da guerrieri per prepararsi mentalmente ai combattimenti e battaglie. Ma non solo. Qualsiasi persona in difficoltà poteva richiedere i servizi dei vari guaritori in presenza di malattie o dolori.

I compiti dello sciamano-guaritore sono, riassumendo 2

1 - Liberarti il corpo da tensioni varie e far 'respirare' lo spirito aprendo canali energetici
2 - A fine rito, indicarti quali problemi ti ha trovato a livello fisico, una sorta di diagnosi. Nonchè qualche preveggenza per il futuro.

( senza entrare nello specifico dirò solo che nel mio caso ha indovinato )

Aggiungi didascalia







La selezione di chi debba compiere tali rituali, in tutte le culture tribali, non è mai lasciata al caso. Sono persone che generalmente hanno sofferto o hanno patito malattie di vari generi, incluse deformazioni. Patxi Julio ad esempio, era semi zoppo dalla nascita, cosa che a livello fisico e psicologico gli ha permesso di sentire il dolore in prima persona, capirlo, prenderne coscienza e a sua volte poter ascoltare e guarire altri infermi.

L'esperienza, una volta riemerso dalla pozza gelida, è stata nel complesso positiva. Ritrovarsi in mezzo a un deserto spopolato, con la diagnosi fatta da un 'medico' non convenzionale, però azzeccata, ti lascia alquanto soddisfatto e riflessivo.
Un'esperienza assolutamente consigliabile per coloro che ricercano qualcosa in più delle rovine di un popolo lontano...magari un contatto che ci riporti alle loro antiche tradizioni


Lo sciamano Patxi Julio Lopez dentro la pozza originale usata in epoca Mochica per rituali di Purificazione

16 gennaio 2012

Perù, Misticismo a El Brujo

Cao Vieja, Parete raffiguranti i prigionieri catturati in battaglia che vengono guidati alla piramide per il sacrificio



Piramide templo di Cao Vieja
In uscita in edicola in Spagna, sulla rivista Muy Interesante ,  un interessante reportage realizzato durante un progetto archeologico in Perù, nel nord del paese. Un viaggio alla ricerca di tracce affascinanti di culture precolombiane, civiltà sepolte dalla polvere e dal tempo. Grazie all'archeologia e alle sue diramazioni, oggi, possiamo di nuovo ammirare parte di quel mondo lontano.

Nello specifico si trattava della cultura Mochica, una delle culture che in assoluto più mi hanno colpito. Sarà per i miti degli dei pagani, dei sacrifici, del profondo legame col cosmo, delle bellissime ceramiche (veramente nulla da invidiare a quelle greche!!!) o di quel lontano passato quando l'America ancora non si chiamava America.
Ceramica Moche, Lo Sciamano


Piedi mummificati della Signora di CAO

In compagnia del giornalista Marco Merola, l'obiettivo erano le vestigia di quella specifica cultura. Le novità in termini archeologici, nuovi spunti per svelare la ricchezza del Patrimonio peruviano.

Con la collaborazione della Fundacion Wiese , incaricata della gestione del complesso di Cao, presso Magdalena di Cao, passammo 3 giorni intensi a capire il funzionamento di una società che crebbe tra il 100 a.C fino a scomparire intorno all'800 d.C.
Quello di Cao era un centro che ora conosciamo come EL BRUJO (Lo stregone o lo sciamano). Il complesso, a 2 passi dal mare, saltò sulle pagine di tutto il mondo nel 2006, quando vennero pubblicate le investigazioni legate alla 'Signora di Cao', una mummia ben conservata con tatuaggi visibili, probabile signora e sciamana della zona. Il reportage era uscito in copertina sul National Geographic, con bellissime immagini di Ira Block, uno dei miei preferiti della Society.

Il solo corredo funerario ritrovato merita uno spostamento fino a questi paraggi. Impressionante. Il paesaggio desertico a ridosso del mare, con le 2 piramidi per le cerimonie e i diversi buchi opera dei tombaroli, rendono poi l'atmosfera unica.

Parte del corredo della Signora di CAO
Stanza del corredo funerario della Signora di CAO
Ai Apaec - Il tagliatore di teste
Un grande centro sciamanico dove il dio Ai Apaec, il tagliatore di teste, era il sovrano assoluto. Un mondo popolato di dei e stregoni, dove la morte in combattimento o per rendere omaggio alle divinità era all'ordine del giorno.
Durante la permanenza, ho potuto fotografare parte di quel mondo perduto tra le sabbie.

Ora, grazie appunto alla volontà di raccontare il proprio passato, le istituzioni peruviane stanno investendo parecchio, per attrarre non solo turismo, ma per riscoprire parte di una delle culture emblematiche del nord del paese...e di loro stessi.

Radiografie di uno degli accompagnanti della Signora di CAO

La ragazza Lorena prescelta per i suoi tratti somatici a rappresentare la Signora di CAO
Un ringraziamento speciale all'agenzia OPENMINDCONSULTING di Torino per l'appoggio ricevuto e per avere creduto nel progetto!

11 gennaio 2012

Scienza e Fotografia. Membro della Giuria 5º Concorso 'Como ves la Ciencia'





La 'Red de Universidades Valencianas' ( RUVID ), agenzia di comunicazione di Valencia con il compito di promuovere l'Investigazione, l'Innovazione e lo Sviluppo in ambito scientifico mi ha selezionato a fine 2011 per essere membro della Giuria del 5º concorso fotografico 'Como ves la Ciencia' 


Un certamen interessante per stimolare l'interesse verso il mondo scientifico attraverso la Fotografia. Si dirige in maggioranza a studenti e appassionati di fotografia e tecniche fotografiche. 
I partecipanti sono stati quasi 600, direi un numero alto considerato che parliamo di un settore specifico e non un concorso generalizzato. 

I criteri di valutazione dovevano toccare gli aspetti tecnici, la creatività e il messaggio finale che si voleva dare con la fotografia presentata.

Ho potuto vedere alcuni lavori veramente interessanti, lavori realizzati con intelligenza e con mezzi di laboratorio fuori dalla portata dei 'comuni mortali'.
Vi lascio le immagini vincitrici. Quelle che hanno ottenuto più punti dopo aver superato le fasi di scrutinio.

Ovviamente siete liberi di poter commentare le vostre preferite!!!

1º PREMIO CAT A - Un bellissimo esercito di libellule in controluce. Mi ha colpito la composizione, la luce e la tenacia di queste libellule
1er premio del jurado Categ. A: Título: Mi ejército de libélulas. Autor: Bárbara Bueno Pascual


2º PREMIO CAT A - un incontro tra forza della Natura e Uomo.  Una buona composizione  che mette in risalto la forza del cielo (natura) contro un uomo che si sente spesse volte superiore. Un bell'incontro e una buona fotografia
2º premio del jurado Catego. A: Título: Desvelándolo. Autor: Daniel Marín Martínez


1º PREMIO CAT B - TESTA DI MOSCA, impressionante risoluzione al microscopio! Beh! qui c'è poco da spiegare. Foto cosi creano un impatto visivo non da poco. In puro stile scientifico, con non poche difficoltà


1er premio del jurado Categ. B: Título: Cabeza de mosca. Autor: Angel Febrero

2º PREMIO CAT B - La sonda Endeavour in transito solare, veramente spettacolare la sensazione di isolamento della piccola sonda e lo sfondo del sole. Devo ammettere una delle mie preferite fin dalla prima selezione. Adoro il contrasto tra il nero sconosciuto, il giallo smorzato del sole e la piccolezza della sonda, avamposto umano in un medio sconosciuto e incerto.

2º premio del jurado Categ. B. Título: EEI y Endeavour en tránsito solar. Autor: Daniel Fernández Méndez

PREMIO CAT C - Una stella marina speciale con colori meravigliosi. I colori e il contrasto del rosso vivo con la freddezza dell'acqua. Sembra che la stella marina stia comodamente riposando.
Premio Categ. C: Título: Generosidad bajo el mar. Tutora: Amparo Gavara Palomar. Autora: Inés Górriz Martí - Centro: Inmaculado Corazón de María.


Per ulteriori informazioni sul concorso potete vedere il sito di RUVID



8 gennaio 2012

National Geographic..qui Washington! un incarico con sapore speciale



© JODI COBB Cover di gennaio del National Geographic USA dedicato ai gemelli


© Marco Ansaloni - Dettaglio dell'affresco di San Michele. Il restauratore JOSE MARIA JUAN BALDÓ  al lavoro


© Marco Ansaloni - FOTO SCELTA -  Restauro con batteri coltivati nei laboratori dell'Università di Valencia
Nella vita professionale di un fotografo, costellata spesso da alti e bassi (oggigiorno i secondi sono all'ordine del giorno!), vi sono momenti che fanno tirare un respiro di sollievo. Per lo meno per la consapevolezza che le scelte prese sembrano a volte essere coerenti.

il 27 luglio 2011 fu uno di quei momenti.
Ricevere una telefonata direttamente dal quartier generale della National Geographic Society in Washington non capita tutti i giorni. Si trattava di un incarico ufficiale. Un lavoro da svolgere a Valencia (3 ore da Barcellona). La richiesta era semplice. "Abbiamo bisogno di una buona immagine del lavoro di restauro che sta realizzando l'Università di Valencia con dei batteri applicati ad affreschi su legno". Certo, semplice. Come no! Qui non si trattava però di un cliente 'normale'. Era una chiamata dall'alto, speciale per qualsiasi reporter o documentarista.

Pur avendo collaborato con alcune edizioni europee della Geographic, vi garantisco che parlare direttamente con la 'casa madre' è tutt'altra cosa.

Era in piccola misura la sensazione di apportare un grano di sabbia a una Società che dal 1888 promuove la Cultura e la Ricerca a tutto tondo e in tutto il mondo. Semplice, si, ma complicato. Le richieste sottoposte dal contratto inviato, 14 pagine ben dettagliate, si si 14 pagine!! ( tutte le redazioni del mondo dovrebbero prenderlo come modello!!), erano chiare sugli aspetti tecnici, fotografici, ecc..., rimaneva la parte creativa ed esecutiva che andava ovviamente a mio carico. E non era poco.

Dopo 2 giorni ero a Valencia con Guillem Lagunas, assistente prescelto per l'illuminazione. Un'intera giornata chiusi sotto l'affrescata boveda della chiesa de los Santos Juanes, magnifico esempio del barocco spagnolo. 
© Marco Ansaloni - Chiesa de los Santos Juanes di Valencia

Ad attendermi, un team di ricercatori e restauratori impegnati a lottare contro i danni provocati da batteri che mangiano il legno e da un restauro mal riuscito nel secolo scorso. Un progetto innovativo che ti fa' capire l'importanza di finanziare la Ricerca, anche in periodi di grandi ritagli finanziari all'ordine del giorno.

Senza gente come loro, senza medici compromessi, senza archeologi e senza Cultura..il mondo darebbe un passo indietro. Rappresentano senza dubbio alcune tra le cose  migliori che che l'umanità può offrire per il suo stesso progresso. 
© Marco Ansaloni - il prof. JOSE LUIS REGIDOR dell'Università di Valencia

© Marco Ansaloni - provette contenenti i batteri sperimentali

© Marco Ansaloni - Interno della Chiesa de los Santos Juanes di Valencia
Per questo, qualcuno, da Washington, ha alzato la cornetta del telefono per contattare al di lá dell'Oceano un fotografo che potesse rendere visibile con una sola immagine il lavoro che da anni stavano preparando a Valencia. Questa è serietà.

Nella serie di immagini, alcune delle 'altre' fotografie non pubblicate di un servizio che mi ha emozionato e che mi ha aperto nuovi piani di lavoro. L'immagine scelta è una delle più descrittive. Lo stesso Chief Editor della Fotografia del National Geographic, Kurt Mutchler, che ho avuto l'onore di conoscere a Perpignan al VISA Pour l'image, me la indicò come possibile scelta. Aveva ragione.

La fotografia esce in tutto il mondo nel mese di gennaio nell'edizione americana del National Geographic magazine e nelle varie edizioni locali

L'immagine scelta dalla redazione di Nat Geo USA sul lavoro dei ricercatori di Valencia