7 dicembre 2011

1975. Rivoluzione digitale



Un’immagine della prima fotocamera digitale del mondo: prodotta da Kodak ed ideata nel 1975 da Steven J. Sasson, pesava poco meno di quattro chili, aveva la dimensione di un tostapane e produceva un’immagine di 0,01 megapixel, che in un tempo di 23 secondi veniva registrata su cassetta digitale.

Il passo del tempo è sempre stato scandito da misurazioni, feste popolari e riccorrenze evolutive. La percezione che il tempo lento scorresse in maniera dilatata per milioni di persone, sembrava essere il denominatore comune per l'intero pianeta, almeno fino al secolo scorso.
La mania di progresso (spesso confuso con evoluzione), velocità, affanno per raggiungere mete impensabili, forma il DNA dell'uomo ed è quindi un passaggio 'normale' nella crescita dell'umanità.
La consapevolezza che il superare limiti, scavalcare barriere spazio-temporali o semplicemente inventare nuovi gadgets, poteva significare gloria e potere, fece che questa ruota iniziò a girare sempre più velocemente.
Non entro nel merito di tutto ciò di positivo o negativo che questa ruota si porta dietro, mi limito a una breve riflessione nel mio settore, la fotografia.
NIKON F4_ IL TANK. Una macchina fotografica per sempre...almeno fino alla rivoluzione digitale!
Le grandi placche, i formati negativi, gli acidi, la magia della camera oscura. Di colpo, la velocità che consuma l'uomo, aveva iniziato a intaccare anche il mondo della fotografia. Già nel 1975, i primi prototipi di una macchina fotografica nuova erano in corso. Una vera e propria rivoluzione stava per stravolgere i concetti predefiniti fino ad allora, per proporne di nuovi. Quando il vortice ebbe inizio, la generazione precedente venne colpita con forza, Allo stesso tempo, oggi, i più giovani, non conosceranno a fondo parte di quella magia. La mia generazione, quella forse intermedia, è stata quella che ha dovuto adattarsi o 'morire'. La prima macchina che comprai per lanciarmi in questa nuova avventura, una FUJI S2 fu una scoperta. Giravo con un Hard disk da 20 G!!, un mattone dove scaricare le immagini prodotte. Il tutto con la mentalità da pellicola, quindi pensando in termini di luminosità, sottoesposizione, tempi di scatto..Cosa che si rivelò sbagliata, visto che sono 2 mondi differenti.
Da li il processo è stato vertiginoso, come tutte le grandi innovazioni degli ultimi anni. Si è scardinato un sistema, di cui il mondo fotografico è solo uno dei tanti germogli. Un sistema in cui i figli guardavano e ammiravano l'esperienza dei padri, che veniva tramandata. Oggi il tempo si è ristretto a pochi anni di differenza. Qualcuno ha detto che 1 anno vissuto oggi equivale a 2 anni!
La rivoluzione digitale continua, con vantaggi e svantaggi. Vantaggi per la praticità, svantaggi per un mondo in cui sembra vincere la comodità e la superficialità. Ognuno tracci le proprie conclusioni. Io personalmente mi adatto, adoro tutto ciò che apre nuove strade. Cerco però di non scordarmi della 'magia' di ciò che siamo stati. 
2003 ©Marco Ansaloni_Barcelona Porto e Maremagnum
Diapositiva FUJI, Nikon F5
A cavallo tra analogico e digitale

2011 ©Marco Ansaloni_Barcelona 'Cap Gros' in Sarrià
Nikon D700
La rivoluzione in corso, il digitale ha vinto la partita

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