21 dicembre 2011

Obtura, nuovi spazi per la Fotografia



Come dopo le rivoluzioni, o un cambio, si ha bisogno di guardarsi intorno e capire come procedere per i nuovi cammini tracciati. Nel caso della Fotografia, di rivoluzioni c'è ne sono state 2. La prima, il passaggio dall'analogico al digitale. La seconda, conseguenza un po' della prima, il cambio di metodologia di lavoro. Internet, questo grande contenitore che tanto ci piace, ci introduce in mondi nuovi e diversi.
La realizzazione di progetti fotografici era un lavoro che durava mesi. Pre e post produzione, scatti, interviste, documentazione, ricerca, etc...il tutto con un fine. La pubblicazione cartacea (rivista, book o mostra fotografica sono un esempio). Oggi, pur continuando cosi in parte, moltissimi progetti stanno provando una destinazione diversa. Si continua a generare lavori di altissimo livello, grandi reportage che ancora sanno tramettere quelle sensazioni e far riflettere su grandi incongruenze che il nostro pianeta vive. Per fortuna c'è ancora una razza di fotografi e giornalisti che si compromettono con la realtà che incontrano, tenendo gli occhi attenti per cogliere il bello e il brutto che ci circonda. Il più delle volte per andare a fondo su temi troppo spesso dimenticati o scomodi. Questi progetti oggi hanno trovato un alleato, il web. L'idea di creare una piattaforma  multimediale, dove gli autori possano parlare direttamente con la telecamera e raccontare il processo creativo o è una cosa sicuramente da prendere sul serio. Negli USA, la piattaforma Mediastorm o la francese Web Documentaries di Le Monde sono avanti già da parecchio tempo, con tenaci strategie di marketing per coprire le esigenze di editori e clienti. La nascita di Obtura in Spagna, solo 6 mesi or sono, creò grandi aspettative. Riunisce nel collettivo alcuni tra in migliori fotografi spagnoli, coprendo argomenti che vanno dalla Natura al Sociale, passando da Guerra a Cultura. Il cammino è lungo, nuovo e complicato. Non è tanto l'aspetto dei contenuti, già di per se' di alto livello, ma quello di come far girare economicamente la stessa piattaforma. Le alternative sono allo studio e i fondatori come i fotografi interessati stanno valutando diverse ipotesi.
I fondatori di Obtura.org. da destra, David Monfill, Paco Elvira e Ignacio Rodrigruez 
Da parte mia, posso solo dire che. quando uno dei fondatori, David Monfill, (fondatore insieme a Paco Elvira e Ignacio Rodriguez), mi propose entrare nel progetto dopo aver visto alcuni dei miei lavori  accettai senza indugio. Come commento nell'intervista introduttiva realizzata in occasione del lancio di Obtura :" Vedo in Obtura un nuovo cammino, una nuova via da percorrere e ancora da scoprire", sentivo che era un 'cammino' da iniziare.

Il concetto di lavoro-cliente e cambiato. Bisogna muoversi e uscire, annusare l'aria e sentire dove tira il vento. Stando in casa ormai non ti cerca nessuno.
Personalmente, il fatto di essere italiano e di far parte di un gruppo con nomi di grande prestigio della fotografia in Spagna, è tutto un orgoglio. In questi giorni si pubblica su Obtura  il servizio realizzato per National Geographic Italia sugli Armeni a Venezia e la tradizioni storica che lega la città italiana con la Repubblica Armena.

Per approfondire, i fotografi di Obtura sono: Tino Soriano, Andoni Canela, Alfons Rodriguez, Paco Elvira, Rafa Perez, David Monfill, Xavier Cervera, Hanna Jarzabek, Oriol Alamany, Alfonso Moral, Charlie Mahoney, Clara e Mar Costa, Sergi Bernal.

Per vedere i progetti e le interviste con alcuni dei fotografi Obtura.org

Nessun commento:

Posta un commento